(Fonte: Il Gazzettino on-line) - Con un blitz notturno durato solo 30 secondi, i carabinieri del Gruppo d'intervento speciale (Gis) hanno fatto irruzione nella casa di Costa di Rovigo e immobilizzato le tre persone, due uomini e una donna, che 33 ore fa si erano asserragliate minacciando di dar fuoco allo stabile.
A nulla erano valse le trattative, iniziate l'altro ieri pomeriggio, di un negoziatore per far riportare alla ragione i tre, due fratelli e una loro dipendente.
Tutto era iniziato quando Gianni Larin, 54 anni, aveva scagliato un'ascia contro un operaio che lavorava nei campi del vicino, violando tra l'altro gli obblighi dell'arresto domiciliare. I carabinieri, allertati dall'operaio, erano andati quindi nella sua abitazione per ammanettarlo. La reazione dell'uomo era stata violenta e si era barricato in casa assieme al fratello Giuseppe, 49 anni, e alla donna di 39 che li aiuta in casa. I due fratelli lo avevano già fatto lo scorso giugno per poi arrendersi non prima di aver ferito sette carabinieri.
Questa notte i carabinieri sono entrati in azione poco dopo l'una e hanno sorpreso i tre nel sonno: due sono finiti nelreparto psichiatrico, mentre Gianni Larin è stato portato in carcere dai militari del Comando provinciale di Rovigo.